Quanto è importante l’Educazione Finanziaria? Soprattutto per chi è importante? L’Italia si posiziona agli ultimi posti in Europa riguardo la conoscenza finanziaria, questo crea grandi conseguenza ai nostri portafogli. Una strategia nazionale per l’educazione finanziaria potrebbe colmare il divario con il resto dei paesi europei.
Sono sempre più le iniziative, anche se fino ad ora ancora frammentate. Importante è ciò che si legge nel rapporto della Rilevazione sulle iniziative di educazione finanziaria in Italia nel triennio 2012-14 della Banca d’Italia: “La crescente complessità delle scelte finanziarie che i cittadini devono compiere nel corso della loro vita richiede livelli di alfabetizzazione finanziaria spesso superiori a quelli attualmente disponibili in larghi strati della popolazione. Recenti rilevazioni documentano come il livello di cultura finanziaria degli italiani sia tra i più bassi riscontrati nelle economie avanzate per adulti e studenti. L’educazione finanziaria è il processo che dovrebbe consentire alle persone di accrescere tale competenza.”
Com’è l’offerta formativa in Italia?
Il rapporto prosegue affrontando la tematica della divulgazione finanziaria: “Le iniziative censite sono risultate molto eterogenee: alcune, definite di educazione, hanno previsto un vero programma formativo; altre, definite di sensibilizzazione, si sono limitate in molti casi alla condivisione di materiale informativo. Il web è risultato il principale veicolo di promozione, con rischi di esclusione per fasce della popolazione rilevanti. Sebbene sia complesso quantificare le risorse totali destinate all’educazione finanziaria, è emerso che solo pochi programmi hanno previsto un significativo impegno economico. I principali promotori sono stati il mondo finanziario, la scuola e le associazioni, che spesso hanno collaborato tra loro per la realizzazione dei materiali e delle attività didattiche. Il concorso di vari soggetti ha posto le basi per lo sviluppo di iniziative adeguate sotto il profilo sia specialistico sia pedagogico e cognitivo.”
Quali erano gli obiettivi?
Quando parliamo di Educazione Finanziaria vogliamo sia chiaro che ci riferiamo a come può essere messa in pratica, l’importanza di questo tipo di educazione la si manifesta proprio nel metterla in pratica, in questo modo potrà migliorare il nostro stile di vita. Nel rapporto si parla proprio di questo: “Gli obiettivi delle iniziative censite, pure modulati sull’età dei discenti, mostrano un approccio all’alfabetizzazione finanziaria che riconosce l’importanza di acquisire sia le conoscenze sia la capacità di mettere in pratica quanto appreso. La quasi totalità dei programmi ha introdotto i ragazzi ai concetti finanziari elementari; con gli studenti della scuola secondaria di secondo grado sono state più frequenti le attività tese a potenziare le competenze; con i più piccoli i docenti hanno sviluppato il valore della legalità e la consapevolezza nell’uso del denaro. Soprattutto le iniziative di più ampia dimensione hanno mostrato caratteristiche in linea con le migliori prassi internazionali: alla maggiore collaborazione tra esperti di materie finanziarie e docenti si è associata una più frequente attività di formazione dei formatori, migliore integrazione con i curricoli scolastici, materiali didattici moderni e diversificati, maggiore diffusione di monitoraggio e valutazione di impatto con tecniche controfattuali.
Il rapporto prosegue soffermandosi sui dati raccolti riguardo l’educazione finanziaria focalizzata sugli adulti: “L’educazione finanziaria per gli adulti si presenta meno strutturata di quella per gli studenti. Le iniziative didattiche sono poco frequenti a causa delle difficoltà di identificare modi, luoghi e tempi compatibili con la disponibilità dei potenziali beneficiari. Una delle sfide per l’educazione finanziaria degli adulti è misurarsi con una platea estremamente variegata in termini sia di fabbisogni sia di capacità di accesso ai vari canali informativi. Dall’indagine è emerso che i programmi sono stati quasi sempre rivolti a una platea generalista e sono risultate ancora poco diffuse le iniziative tese a raggiungere fasce di popolazione particolarmente fragili o con specifici bisogni formativi, quali anziani o piccole imprese.”
Divulghiamo una nuova tipologia di etica
In questo contesto abbiamo deciso di inserirci, crediamo che le persone debbano essere prima di tutto informate riguardo i cambiamenti finanziari, sempre più dinamici e complessi. Secondo, vogliamo dare degli strumenti utili alle persone per fronteggiare chi purtroppo non segue la giusta etica, chi promette e non mantiene, chi si focalizza sul vendere, vendere e vendere senza preoccuparsi di quale sia il problema che il proprio cliente sta affrontando.
Questa situazione ha spinto noi di LeaseCredi a fortificare la nostra struttura sempre più, circondandola di professionisti di altissimo profilo e competenza pronti a offrire al cliente il miglior servizio, supportandolo prima, durante e soprattutto dopo l’erogazione della Cessione del Quinto; proprio in questa fase molti operatori mancano di onestà professionale.