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Per noi è importante informare i nostri clienti, ci siamo resi conto che spesso i termini finanziari sono tanti da memorizzare e questo crea situazioni di confusione. Sarà utile quindi avere dei punti di riferimento perché essere informati è un vostro diritto e ci fa vivere sicuramente più sereni.
Il primo termine che affronteremo oggi ovviamente è la: Cessione del quinto, una tipologia di finanziamento da estinguersi con cessione di un quinto dello stipendio riservata a dipendenti pubblici e pensionati.
Caratteristiche del finanziamento.
La parola Cessione del quinto di stipendio nasce dal fatto che l’importo massimo della rata di rimborso del finanziamento non può superare il valore di 1/5, ossia il 20% dello stipendio mensile netto continuativo. Aggiungiamo che la durata massima consentita è di 120 mesi e la minima abitualmente non è inferiore ai 24 mesi. L’accesso alla cessione è possibile anche da parte dei pensionati, la cui scadenza non può eccedere il 90º anno di età. Molto importante è tenere a mente che le compagnie di assicurazione limitano il rischio con un massimo di 85 anni.
È previsto dalla legge che, al momento della stipula del contratto con la società finanziaria, si stipuli anche una assicurazione sui rischi vita ed impiego. Nel caso di “rischio vita”, l’assicurazione interviene senza vantare diritto di rivalsa nei confronti degli eredi.
La Cessione del Quinto nella storia
La cessione del quinto fu ideata per volontà di Re Vittorio Emanuele II, risale quindi alla seconda metà del 1800. La creazione della cessione del quinto serviva come privilegio riservato ai dipendenti statali, avrebbero così avuto la possibilità di ottenere un prestito a condizioni agevolate. Per un lungo periodo, la cessione del quinto, è stata pertanto concessa solamente ai dipendenti dello stato.
Nel 1950, con la legge 180/50 e successivamente con il decreto attuativo n. 895 dello stesso anno, la cessione del quinto è stata regolamentata in modo maggiormente dettagliato rispetto a quanto si era fatto circa un secolo prima. Il testo unico comprendeva argomenti quali le discipline sul sequestro, sul pignoramento, sulla cessione del quinto dello stipendio, dei salari e delle pensioni dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni e le regolamentazioni per quanto riguarda l’esecuzione di tali discipline. Per i seguenti cinquant’anni la cessione del quinto rimarrà un finanziamento privilegiato ottenibile solamente da dipendenti e pensionati pubblici e statali.
Nel 2004 e con la legge finanziaria del 2005 furono invece apportate delle modifiche alla legge 180/50. Il prodotto cessione del quinto fu esteso anche ai dipendenti di aziende private e fu eliminato il monopolio dell’inpdap, fino ad allora unico ente autorizzato all’emissione delle coperture assicurative sulla cessione del quinto per i dipendenti pubblici e statali. Infine si favorì la flessibilità della durata della cessione del quinto da allora concedibile con durate tra i 24 e i 120 mesi, fu abolita l’anzianità di servizio minima per ottenere la cessione del quinto, furono esplicitate norme riguardo la trasparenza nei contratti e concessa la facoltà agli enti pensionistici di stipulare convenzioni per la cessione del quinto con enti eroganti.